martedì 15 novembre 2011

italia-uruguay 0-1


L’Italia cade per 1-0 all’Olimpico contro un ottimo Uruguay, che nel test di lusso con gli Azzurri dà ancora una volta dimostrazione della propria forza e compattezza. La Celeste, a segno subito con Fernandez, resiste a tutti gli assalti dei padroni di casa grazie ad una prova energica (cinque ammoniti e un espulso) e a un grande Muslera, che si prende la sua rivincita all’Olimpico.

Primi minuti frenetici, il primo affondo è azzurro, ma Balotelli a freddo non riesce ad imprimere la giusta forza alla sfera e Muslera para agevolmente. Non sbaglia invece al 4’ Fernandez, che sfrutta un cross basso dell’ex juventino Caceres e fredda Buffon da pochi passi. Difesa italiana colpevole.

La gara è inevitabilmente condizionata dal gol a freddo della Celeste: per mezz’ora la Nazionale non riesce a trovare varchi per rendersi pericolosa, poi nel finale di tempo il duo Balotelli-Osvaldo cresce e Muslera salva due volte su SuperMario e sull’italoargentino.
Partita nervosa, con molti interventi al limite e diversi ammoniti, la formazione di Tabarez si mostra solidissima in difesa e temibile nelle improvvise sfuriate offensive. Singolare la posizione di Cavani che differentemente dalla sua posizione di punta centrale al Napoli gioca quasi da esterno sacrificandosi molto.

Prandelli inserisce Pepe per Montolivo all’intervallo e rimodula la squadra in un 4-3-3. Le cose vanno decisamente meglio nel primo quarto d’ora, proprio il nuovo entrato costringe Muslera ad una grande parata in tuffo. Bene anche Balotelli, che con la sua imprevedibilità mette spesso in imbarazzo il reparto arretrato uruguagio.

Il c.t. toglie Osvaldo per Matri (l’oriundo non la prende bene), ma lentamente l’Uruguay prende campo e sfiora il 2-0 con Cavani, che smarcato in area, colpisce il compagno di quadra Rios a Buffon praticamente battuto.

La stanchezza si fa sentire, ma l’Italia tenacemente si butta in avanti; ancora Muslera è decisivo su Balzaretti al 78’ con una spettacolare parata in tuffo. Un minuto dopo Cavani sfiora l’autogol deviando un tiro.

L’espulsione di Alvaro Pereira per doppia ammonizione lancia il forcing degli Azzurri (dentro Pazzini per Marchisio), ma anche in dieci gli ospiti non perdono il loro equilibrio e costringono i nostri alla resa. Scintille nel finale tra Chiellini e Cavani.

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