giovedì 27 giugno 2013

Spagna-Italia, formazioni: la Confederations Cup entra nel vivo

FORTALEZA, BRASILE - Spagna-Italia, formazionidella semifinale della Confederations Cup che si gioca  allo stadio Castelao di Fortaleza, con inizio alle ore 16 locali (le 21 in Italia).
Spagna (4-1-4-1): 1 Casillas, 17 Arbeloa, 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 18 Jordi Alba, 16 Busquets, 11 Pedro, 8 Xavi, 6 Iniesta, 10 Fabregas, 14 Soldado.
(12 Valdes, 23 Reina, 2 Albiol, 5 Azpilicueta, 19 Monreal, 4 Javi Martinez, 10 Fabregas, 20 Cazorla, 21 David Silva, 22 Jesus Navas, 7 David Villa, 13 Mata, 9 Torres). All.: Del Bosque.
Italia (3-4-2-1): 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 2 Maggio, 16 De Rossi, 21 Pirlo, 22 Giaccherini, 6 Candreva, 8 Marchisio, 11 Gilardino.
(13 Marchetti, 4 Astori, 5 De Sciglio, 7 Aquilani, 18 Montolivo, 23 Diamanti, 10 Giovinco, 14 El Shaarawy, 17 Cerci). All.: Prandelli. Arbitro: Webb (Inghilterra). Quote Snai: 1,35, 4,75, 7,50.
Spagna-Italia: statistiche, precedenti e curiosità.
Curiosita’ in cifre di Italia-Spagna, semifinale di Confederations Cup in programma  alle 21. Sono 31 i precedenti assoluti tra le nazionali maggiori di Italia e Spagna, di cui 3 nelle fasi finali dei Mondiali, 5 nelle fasi finali degli Europei, 4 ai Giochi Olimpici (quando ancora partecipavano le selezioni maggiori) e 19 in amichevole.
Il bilancio vede 10 vittorie azzurre, 12 pareggi e 9 successi della Spagna. Nelle 6 gare finora disputate alla Confederations Cup, l’Italia ha sempre subito gol, per un totale di 13 reti al passivo, di cui 5 nell’edizione 2009 ed 8 nell’attuale.
L’Italia e la Spagna sono due delle 9 nazionali che non hanno mai pareggiato una gara della Confederations Cup dopo la conclusione della fase a gironi di Brasile 2013: in ordine alfabetico, oltre agli azzurri ed alle ‘furie rosse’ ricordiamo Colombia, Corea del Sud, Costa d’ Avorio, Emirati Arabi Uniti, Francia, Tunisia ed Uruguay. Il bilancio azzurro – tra 2009 e 2013 – è stato di 3 vittorie ed altrettante sconfitte, quello iberico – nelle medesime edizioni – di 7 successi ed 1 sconfitta. Vicente Del Bosque oggi è alla nona presenza alla Confederations Cup tra le edizioni 2009 e 2013.
L’allenatore iberico ha superato i 6 precedenti primatisti, ciascuno con 8 presenze, che in ordine cronologico erano Lapuente (Messico, 1997 e 1999), Macala (Emirati Arabi 1997 ed Arabia Saudita 1999), Arena (Stati Uniti 1999 e 2003), Lemerre (Francia 2001 e Tunisia 2005), Farina (Australia 2001 e 2005) e Parreira (Brasile 2003 e 2005).
Con il poker segnato a Tahiti e la rete realizzata contro la Nigeria, Fernando Torres è capocannoniere della Confederations 2013 con 5 centri. Il calciatore iberico complessivamente ha segnato 8 gol in Confederations Cup, sommando anche i 3 centri del 2009 e si trova ora, in solitario, al terzo posto della classifica marcatori all-time del torneo, dal 1992 ad oggi.
Spagna-Italia, una sfida infinita. L’ultimo capitolo della saga si gioca ai 32 gradi dell’inverno di Fortaleza, dove gli azzurri tenteranno l’impresa: i campioni del mondo e d’Europa in carica sono imbattuti nelle ultime 28 partite ufficiali disputate, una delle quali e’ stata molto dolorosa per gli azzurri. Si tratta ovviamente della finale europea dell’anno scorso a Kiev, in cui l’Italia venne umiliata per 4-0, incassando pero’ due reti negli 8′ finali.
Il ricordo di quella partita e le prestazioni in Brasile della ‘Roja’ (15 gol in 3 partite, ma una era contro Tahiti) rendono questa semifinale di Confederations Cup particolarmente difficile per la squadra di Prandelli, che non si considera certo favorito ma nemmeno battuto in partenza: ”sono sicuro che possiamo metterli in difficolta”’, ripete anche stavolta il ct per esorcizzare lo spauracchio della squadra piu’ forte del mondo.
Gli spagnoli, piu’ che pensare agli italiani, in questa vigilia caratterizzata a Fortaleza dai festeggiamenti (per 3 giorni…) in onore di San Pietro patrono dei pescatori (corporazione fondamentale per l’economia cittadina), se la sono presa con i brasiliani, in particolare i media’, colpevoli ai loro occhi di voler destabilizzare la squadra con la storia dei festini a luci rosse.
”Lo fanno perche’ temono, nella finale di domenica, un nuovo Maracanazo e allora usano tutti i modi per attaccarci”, sostengono fonti interne alla nazionale spagnola, che evidentemente considera gia’ saltato l’ostacolo dell’Italia.

blitzquotidiano.it

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