Ancora una rimonta, questa volta sul campo dei campioni d'Europa, non
assicura la vittoria alla Juventus, ma il pareggio dello Stamford Bridge, nella
notte del ritorno in Champions, ha un valore anche superiore. Perché se alla
vigilia della trasferta di Londra c'era curiosità (e qualche incertezza) attorno
alla caratura internazionale dei bianconeri, il ritorno a Torino è carico di
ottimismo. Sotto di due gol la Vecchia Signora non si è persa, anzi una volta di
più ha dimostrato personalità, temperamento e un'incrollabile fiducia nel
proprio gioco. Che alla fine l'ha premiata con un pari nel nome di Fabio
Quagliarella. L'inatteso protagonista della sfida con il Chelsea: entrato ad un
quarto d'ora dal termine, l'attaccante campano ha firmato il pareggio, colpendo
la traversa della possibile clamorosa vittoria. Ma se si allunga la striscia di
gare senza vittorie in Inghilterra, 12, il pari contro i blues è propiziatorio
per il proseguo della stagione europea della squadra di Antonio Conte. Al
fischio d'inizio nessuna sorpresa nella formazione bianconera. L'unica è nel
Chelsea, e impiega poco più di mezz'ora per spaccare la partita in due. Il tempo
per segnare una splendida doppietta nel giro di 120 secondi. Roberto Di Matteo
rinuncia a Juan Mata, non al meglio della condizione, e regala ad Oscar
l'esordio dal primo minuto. Acquistato in estate dall'Internacional per circa 30
milioni di euro, trequartista insignito del titolo di "nuovo Kakà", il 21/enne
brasiliano conquista la scena dopo un avvio di gara sonnolento. Di prevalenza
Chelsea: grandi corse, ritmo asfissiante ma poca precisione e troppi lanci
lunghi per la squadra di Di Matteo.
Giudiziosi quanto prevedibili i padroni di casa confermano qualità e limiti
già note. E al di là di un tiro dai 25 metri di Frank Lampard, bloccato
comodamente da Gianluigi Buffon (11'pt), i blues non pungono. Decisamente più
cinica ed efficace la Juventus che appena si sveglia sfiora per due volte il
vantaggio. Mirko Vucinic giostra mille palloni, ma troppi ne sbaglia. Sebastian
Giovinco gira a vuoto, un peso piuma smarrito un un'arena di gladiatori. Così
l'imbeccata che non ti aspetti arriva al 21'pt da Andrea Barzagli, che
verticalizza per Claudio Marchisio: il controllo del centrocampista azzurro non
è preciso, Petr Cech chiude in uscita. Subito dopo altra occasione bianconera,
ancora in contropiede: Arturo Vidal libera sulla destra Vucinic che non trova lo
specchio della porta. Nuova occasione malamente sprecata. E questa volta pagata
cara, perché quando la Juve resta momentaneamente in inferiorità numerica - con
Vidal infortunato a bordo campo - il Chelsea sblocca il risultato. E' il 31':
Hazard libera Oscar che, complice la deviazione di Bonucci, beffa Buffon. I
bianconeri non si sono ancora risistemati che Oscar concede il bis. Con un altro
gol magnifico: spalle alla porta, il brasiliano riceve palla, indietreggia e con
una parabola a giro firma il raddoppio. Ma la Juventus si ribella e già prima
dell'intervallo trova il sussulto d'orgoglio che riapre la partita. Merito di
Vidal che al 38' con un rasoterra dal limite dimezza lo svantaggio. La Juve ci
crede, ma la punizione di Pirlo allo scadere di frazione non trova lo specchio.
Anche i primi minuti della ripresa sono dei blues, pericolosi dalla distanza con
Ivanovic e Lampard. Ma Buffon festeggia le 400 partite con la Juve con il solito
impeccabile zelo. La Juve cresce e alza il baricentro. Ma Giovinco sia su
punizione che dalla media distanza conferma di non essere in serata.
Inevitabile, e provvidenziale, la sostituzione con Quagliarella. Perché non
appena Juan Mata manca il colpo del ko, l'attaccante partenopeo, imbeccato da
Marchisio, firma il pareggio. Lo spicchio dei tifosi in tripudio carica i
bianconeri che si gettano all'attacco, all'inseguimento del colpaccio. Solo
accarezzato perché la pennellata di Quagliarella sfiora la traversa di Cech. Ma
per stasera può bastare un punto. La corsa in Europa della Juve si annuncia
ricca di soddisfazioni.
sportitalia
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