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domenica 2 maggio 2010
La Roma ci crede e ora tifa Lazio
Chi pensava che la Roma fosse ormai sfiduciata dopo il bruciante ko casalingo contro la Sampdoria si deve ricredere. La squadra di Ranieri espugna il Tardini battendo un volenteroso Parma per 2-1 dopo una partita di lotta e di sofferenza e riconquista il primato in classifica. I giallorossi, a segno con Totti e Taddei, ora tifano, di malavoglia, la Lazio, impegnata nel posticipo domenicale contro l'Inter.
Si parte con i fuochi d’artificio: al 4’ Bojinov, lanciato da Dzemaili, manda fuori di un soffio un destro a incrociare, neanche un minuto dopo Totti, preferito inizialmente a Toni, porta subito avanti i capitolini con un bel pallonetto dopo una disattenzione generale della difesa crociata.
E’ una partita vivace, il Parma salvo affronta a viso aperto e senza tatticismi i giallorossi. I crociati mettono in difficoltà i più quotati avversari con un forcing molto intenso e con la velocità di Biabiany (che per metà cartellino appartiene proprio agli interisti), la difesa romanista va spesso in conclusione.
Non deve sorprendere quindi il numero di occasioni gol collezionate dai padroni di casa: la Roma prima sfiora il raddoppio con Menez, poi rischia di subire l’1-1 al 10’ e al 18’ dallo scatenato Biabiany. Nel finale ancora Antonelli e Valiani mettono i brividi a Julio Sergio.
Nell’intervallo Ranieri toglie l’acciaccato Vucinic inserendo Toni e riequilibra la sua formazione sostituendo Menez con Mexes. Non cambia però lo spartito della gara, che resta apertissima e ricca di capovolgimenti di fronte. Totti, che finalmente ricompone con Toni il duo mondiale, colpisce il palo al 9’, cinque minuti dopo Crespo, lanciato in contropiede, prova un pallonetto sull’uscita di Julio Sergio, senza gli esiti sperati.
La partita mantiene un ritmo alto. L’atteggiamento spregiudicato delle due squadre la rende bellissima: al 22’ il tridente crociato crea un’altra occasione gol con Lanzafame, che colpisce la traversa. Ma a segnare alla mezz’ora è ancora la Roma: Totti, dopo una pregevole combinazione con Toni, mette una palla d’oro sulla testa di Taddeiche trafigge Mirante per la seconda volta.
Nonostante il passivo di due reti, la squadra di Guidolin non è domata: Lanzafamedi testa riapre il discorso a dieci minuti dal termine, incuneandosi tra i disattenti Burdisso e Cassetti (ammonito e squalificato per la prossima gara). Ranieri si infuria, e la Roma non rischia più nulla nel finale nervoso (espulso Jimenez).
Al triplice fischio i giallorossi esultano per la speranza ritrovata: il pensiero va alla finale di Coppa Italia di mercoledì, ma soprattutto agli odiati cugini della Lazio, che domenica sera fermando l’Inter potrebbero praticamente regalare lo scudetto alla Roma.
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