mercoledì 1 giugno 2011

CALCIO SCOMMESSE: ARRESTATE 16 PERSONE, TRA CUI BEPPE SIGNORI E IL PORTIERE DEL BENEVENTO. PER IL GIP FALSATE LE PROMOZIONI DI ATALANTA E SIENA. AGGIO


Sedici persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attivita' e dirigenti di societa', sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. C'é anche l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, Beppe Signori, tra le persone arrestate dalla Polizia nell'ambito di un'inchiesta sul calcio scommesse. Per Signori sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari. I provvedimenti di arresto riguarderebbero anche alcuni giocatori di serie B e serie C e anche dirigenti di società di Lega Pro. Indagato anche Bettarini. Le prime dichiarazioni di Signori all'Ansa prima di andare in questura a Bologna per essere interrogato: «Ma non avete pietà in questa situazione? Abbiate pietà. Io non posso dire nulla, incontrerò il mio legale e poi parlerà lui per me»

I NOMI DEGLI ARRESTATI
Ecco i nomi di chi è in carcere: Giorgio Buffone, attuale ds del Ravenna, già colpito per il tentativo di illecito della gara fra i romagnoli e il Lumezzane, costata sette punti di penalizzazione; Antonio Bellavista, ex calciatore, uno dei punti di riferimento della rete organizzativa; Marco Paoloni, portiere di Cremonese e Benevento per il quale l'accusa è pesantissima visto che secondo le indagini in occasione della partita con la Paganese, avrebbe perfino fatto ingerire ad alcuni compagni sostanze ipnotiche; Massimo Erodiani, uno dei cervelli, teneva in piedi l'organizzazione dalla sua casa di Pescara; Francesco Giannone, cosentino ma di stanza a Bologna, punto di contatto tra i cosiddetti bolognesi e la corrente pescarese; Marco Pirani, residente a Sirolo e di professione medico odontoiatra, organizzatore; Gianfranco Parlato, ex calciatore di Spezia e Ascoli, attualmente collaboratore del Viareggio. Detto di Giuseppe Signori, non sono invece finiti in carcere ma ai domiciliari l'ex centrocampista di Fiorentina e Bari Mauro Bressan, anello di congiunzione con il gruppo degli zingari che muove dalla Lombardia e dalla Svizzera italiana; Vittorio Micolucci, nato a Giulianova ma residente ad Ascoli Piceno, milita nella squadra bianconera e nella rete sembrerebbe disponibile a manipolare i risultati; Francesco La Civita, titolare agenzia di scommesse; Vincenzo Sommese, già capitano dell'Ascoli, avrebbe manipolato otto gare; Manlio Bruni, catanzarese residente a Bologna e organizzatore della 'banda' bolognese; Almir Gegic, per tutti lo zingaro, slovacco residente a Chiasso, leader del gruppo degli zingari; Ismet Miiembmeti, albanese con contatti col ds Buffone e infine Gianluca Tuccella, portiere del Chieti calcio a 5, che manteneva contatti con alcuni manipolatori.

Dall'inchiesta e' emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.

Tra gli arrestati vi sono anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.

I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria organizzazione criminale nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove importanti ed inconfutabili. L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.

Per condizionare i risultati degli incontri sarebbero stati dati anche dei calmanti ai calciatori, in modo che giocassero al di sotto delle loro possibilità. E' uno degli aspetti che sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, nel corso dell'indagine sul calcio scommesse che ha portato all'arresto di 16 tra ex giocatori, calciatori in attività, dirigenti di società e liberi professionisti. L'episodio si sarebbe verificato alla fine del campionato scorso della Lega Pro e coinvolgerebbe la Cremonese. In occasione di una sfida importante, uno degli indagati avrebbe messo nelle bibite a disposizione dei calciatori prima e durante l'incontro un calmante per 'addormentarli' e peggiorare le loro prestazioni. Al termine della partita cinque giocatori e un massaggiatore della squadra si sarebbero sentiti male. Da quell'episodio sarebbe scattata l'indagine che ha portato agli arresti di oggi.

Nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse, la squadra mobile di Ascoli ha arrestato due giocatori dell'Ascoli calcio ed un ex calciatore, attuale collaboratore del Viareggio calcio. In manette sono finiti il difensore dell'Ascoli Vittorio Micolucci e il centrocampista Vincenzo Sommese, oltre a Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Sommese, ex capitano dell'Ascoli, era stato messo fuori rosa già lo scorso inverno dalla società bianconera. Micolucci ha invece contribuito fino alla fine del campionato, domenica scorsa, alla salvezza conquistata dall'Ascoli. Entrambi sono stati arrestati ad Ascoli; Parlato, a Grottammare.

Dicono che scommetta su tutto Beppe Signori, come quella volta che si giocò un milione di lire impegnandosi a mangiare un buondì camminando, entro 30 passi. Nessun altro ci riusciva. Una passione per le puntate, a quanto pare anche su situazioni banali della vita quotidiana, che è quasi un'ossessione, una sua caratteristica come i calci di punizione e i rigori tirati da fermo. Ma stavolta non è uno scherzo per l'ex grande attaccante. Quarantatre anni, nato ad Alzano Lombardo nel bergamasco, è stata una delle punte più forti degli anni '90 in Italia e in Europa. Tre volte capocannoniere della serie A (1993, 1994 e 1996), sempre con la Lazio, Signori e' l'ottavo bomber di sempre nella storia del campionato con 188 reti. "E segna sempre lui...", cantavano i tifosi biancocelesti. Ha vinto in carriera solo una Coppa Italia nel 1998 con la squadra romana. Poi ha militato nella Sampdoria e nel Bologna. In Nazionale ha giocato 28 partite e segnato 7 gol. Si è ritirato nel 2006 dopo alcune esperienze all'estero. Ha legato la sua carriera anche al Foggia allenato da Zdenek Zeman, tra il 1989 e il 1992. Indimenticabile il trio d'attacco formato nei 'satanelli' assieme a Ciccio Baiano e Roberto Rambaudi, terminale del gioco spettacolare del tecnico boemo.

Tra gli ultimi nomi resi noti è saltato fuori anche quello di Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura, da qualche anno nel cast di Quelli che il calcio. Lui, al momento, risulta solo indagato. Proprio domenica scorsa Bettarini, ospite a Domenica Cinque, si raccontava a cuore aperto a Federica Panicucci. Le sue fortune come calciatore “non particolarmente dotato tecnicamente“, l’arrivo in nazionale, il matrimonio con la Ventura e l’arrivo in tv a fianco di Paola Perego, grazie all’agente di entrambi, Lucio Presta (che ha ringraziato pubblicamente). Chi si trova quindi in una posizione ancor più grave, è Beppe Signori, altro ex calciatore prestato alla tv, attualmente in forza a Mediaset Premium dopo un passato da opinionista sportivo Rai durante i mondiali del 2006.

Per quanto riguarda Bellavista, l'ex capitano del Bari, l'accusa riguarderebbe il traffico di sostanze dopanti nel mondo del calcio. Ma il suo legale Massimo Chiusolo è tranquillo: "La vicenda è complessa, ma chiariremo tutto. Il mio assistito è completamente estraneo alle accuse". Nella sua abitazione sono stati sequestrati atti e un computer. Bellavista è stato trasferito su ordine del gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nella casa circondariale di Cremona.

Gli uomini della Squadra Mobile di Benevento hanno arrestato in un albergo della città, anche Marco Paoloni, di 27 anni, originario di Civitavecchia, portiere titolare del Benevento che sta disputando i play off per l'accesso in serie B. Dopo l'arresto, Paoloni è stato trasferito nel carcere di Cremona.

C'é inoltre il capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, tra gli indagati nell'indagine della polizia sul calcio scommesse che ha portato all'arresto di Beppe Signori e altre 15 persone. Lo apprende l'Ansa da fonti qualificate.

La Squadra Mobile di Pescara, guidata da Pier Francesco Muriana, ha eseguito due arresti a seguito dell'inchiesta della procura di Cremona. Si tratta di Massimo Erodiani, di Pescara, proprietario di una tabaccheria a San Giovanni Teatino (Chieti) e gestore per interposta persona di due sale scommesse, una a Pescara e l'altra ad Ancona. Con lui in manette anche il portiere del calcio a cinque Cus Chieti Gianluca Tuccella, impegnato anche come allenatore nelle minori del calcio locale.

Giuseppe Signori era un elemento centrale del gruppo di scommettitori di Bologna, partecipò ad una serie di scommesse sulle partite truccate, in particolare con riferimento alla partita Inter-Lecce, dove puntò 150mila euro. Questo scrive il gip di Cremona Guido Salvini nell'ordinanza che ha portato l'ex calciatore agli arresti domiciliari e a provvedimenti restrittivi per altre 15 persone. La scommessa di Signori su Inter-Lecce, però, andò male perché non riuscirono a truccare la partita che finì solo uno a zero, mentre il progetto era di farla terminare con quattro reti a zero. La puntata era sui cosiddetti "over".

18 PARTITE AL CENTRO DELL'INDAGINE
Ecco le 18 le partite finite nell'indagine: Cremonese-Spezia del 17 ottobre 2010 Monza-Cremonese del 21.11.2010 Cremonese-Paganese del 14.1.2011 Spal-Cremonese del 16.1.2011 Livorno-Ascoli 25.2.2011 Benevento-Viareggio del 13.2.2011 Verona-Ravenna del 27.2.2011 Benevento-Cosenza del 28.2.2011 Ascoli-Atalanta del 12.3.2011 Taranto-Benevento del 13.3.2011 Atalanta-Piacenza del 19.3.2011 Inter-Lecce del 20.3.2011 Alessandria-Ravenna del 20.3.2011 Benevento-Pisa del 21.3.2011 Padova-Atalanta del 26.3.2011 Siena-Sassuolo del 27.3.2011 Ravenna-Spezia del 27.3.2011 Reggiana-Ravenna del 10.4.2011

L'Ascoli calcio e' in attesa di conoscere le vicende che hanno visto coinvolti in uno scaldalo scommesse due giocatori del club. "In ordine ai gravi fatti che hanno portato agli arresti dei calciatori Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese, l'Ascoli Calcio 1898 S.p.A. comunica di restare in attesa di conoscere le vicende specifiche e gli esiti delle indagini al fine di assumere tutte le conseguenti iniziative", spiega l'Ascoli in una nota.

La Lega Pro si è costituita parte civile alla luce dell'inchiesta che ha portato oggi a numerosi arresti. "Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli - si legge in una nota - ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i responsabili per il danno di immagine subito e a tutela della regolarità dei campionati".

IL GIP: LA PROMOZIONE POTREBBE ESSERE FALSATA
Il gip Guido Salvini, nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti di 16 persone, spiega che l'attività dell'organizzazione «rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte» Sarebbero tre le partite dell'Atalanta sotto osservazione, tutti match secondo le prime indiscrezioni che si sono giocati a marzo 2011.

LA CONFERENZA STAMPA
«Le indagini nascono da un fatto: il 14 novembre 2010 la gara Cremonese-Paganese è finita 2-0 per la Cremonese. Al termine di questa gara alcuni giocatori della Cremonese si sono sentiti male, in stato confusionale. Uno di questi ha avuto un incidente d'auto inspiegabile. Questo ha portato il club a denunciare il fatto come sospetto». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, nel corso della conferenza stampa alla Questura di Cremona, in relazione alle indagini sul calcioscommesse che hanno portato ad arresti e custodie cautelari. «Si è capito che era stata mescolata all'acqua una sostanza, un ansiolitico, ai giocatori della Cremonese che hanno bevuto durante la gara o prima. Questa è la ragione del malessere. Sono state disposte intercettazioni e un po' alla volta mentre i primi sospetti ruotavano al portiere della Cremonese Paoloni poi si è capito che non solo questo intervento pericoloso era finalizzato a truccare la gara per vincere soldi alle scommesse ma c'era un altro gruppo di persone che stabilmente, quotidianamente, si dedicava a truccare la gare di calcio attraverso la corruzione dei giocatori. Gare che interessano la Lega Pro, però ci sono partite di serie B e una di serie A». «Le gare di serie B - ha proseguito il procuratore della Repubblica di Cremonariguardano Atalanta e Siena - che sono state promosse. Le gare subjudice sono 18, più una quindicina che non emergono chiaramente. Ci sono telefonate che evidenziano 5 interventi gestiti contemporaneamente. Circa 50mila telefonate intercettate. Non si parla di scampagnate in queste conversazioni ma in tutte di calcio, di queste gare truccate. Solo una parte sono state utilizzate. Le persone interessate sono del mondo del calcio, ex giocatori e persone che giocano. Anche insospettabili e imprenditori che avevano l'hobby del gioco».
"Sono stati investiti per ogni partita 'truccata' capitali dell'ordine delle centinaia di migliaia di euro, non e' noto di quale provenienza, tale da non potersi escludere fatti di riciclaggio". Lo scrive il giudice Guido Salvini a pagina 609 della sua ordinanza che ha portato in carcere e agli arresti domiciliari 16 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni delle societa' calcistiche ed estorsione. "L'attivita' dell'associazione - prosegue il gip - e' ancora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le societa', per gli scommettitori leali e per la regolarita' delle competizioni sportive". Il giudice poi sottolinea come alcuni dei risultati dei vari campionati siano gia' stati falsati e fa riferimento alla promozione in serie A dell'Atalanta e del Siena. "Inutile dire - scrive infatti il gip - che detta attivita' rischia di aver gia' falsato alcuni dei risultati di vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte negli eventi descritti".

CALCIO E SCANDALI
Gli scandali nel calcio in Italia durano ormai da 80 anni tra squalifiche, retrocessioni, coinvolgimenti eccellenti, manette soprattutto quando la posta si faceva alta. Con le scommesse il pallone ha preso la sua peggior deriva, sconfinando dal campo al tribunale, officiando il tradimento dei tifosi; e ogni volta è stata bufera. La prima nel lontano 1927, quando il derby Torino-Juve salì alla ribalta per un episodio di corruzione che costò la revoca dello scudetto ai granata. Piccola cosa se messa a confronto con lo scandalo vero che squassò i vertici della serie A. La tempesta arriva infatti nel 1980, dopo l'esposto di due scommettitori: nella polvere e in carcere finirono nomi noti anche del massimo campionato, tra cui Manfredonia e Giordano della Lazio, Albertosi e Morini del Milan, compreso il presidente dei rossoneri, Felice Colombo. Giornate pesantissime, con i campioni del calcio made in Italy portati via in manette dai carabinieri mentre sullo sfondo andavano in scena i 90 minuti più attesi della settimana. La giustizia ordinaria assolve allora i giocatori coinvolti, ma quella sportiva usa il pugno di ferro: Milan e Lazio retrocedono in B (per i rossoneri si tratta della prima discesa tra i cadetti): le squalifiche per i calciatori vanno da tre mesi a sei anni. Colpito anche Paolo Rossi, salvato solo dall'amnistia dell'82 grazie alla quale partecipa al fortunato Mondiale in Spagna che porta degli Azzurri di Bearzot il terzo titolo iridato. Si trattò del primo grande scandalo di illeciti sportivi e partite truccate nella storia del calcio italiano, che portò anche alle dimissioni del presidente federale Artemio Franchi. Ma anche in epoche più recenti il calcio scommesse è tornato padrone della scena: nel 2001 un'inchiesta su Atalanta-Pistoiese di Coppa Italia, per un presunto tentativo di combine per consentire scommesse pilotate. Nel 2004 un altro mezzo tsunami: sotto i riflettori dei giudici sportivi finiscono il Modena, la Sampdoria, il Siena e alcuni giocatori noti, tra cui Stefano Bettarini, allora marito della conduttrice tv Simona Ventura, che la disciplinare condanna a cinque mesi di stop. Il Modena evita la retrocessione, blucerchiati e toscani se la cavano con una multa, prosciolto il Chievo, pure finito nella bagarre.

QUESTORE CREMONA, GIA' NEI PROSSIMI GIORNI I PRIMI RISCONTRI
Gia' nei prossimi giorni gli inquirenti forniranno ''i primi riscontri'' probatori dell'inchiesta di Cremona sul giro di presunte scommesse e partite falsate nel campionato di calcio di B e Lega Pro. Ad affermarlo e' il Questore di Cremona, Antonio Bufano nel corso della conferenza stampa che si sta tenendo nella citta' lombarda. Bufano ha voluto fare i complimenti agli sforzi degli inquirenti per smascherare il giro di scommesse ma anche la societa' sportiva della Cremonese ''che ha fatto partire l'inchiesta''. Il Questore ha poi spiegato che ''ci sono state scommesse legali'' e che ''l'illegalita' sta nell'aver voluto manipolare i risultati delle gare sportive''. L'inchiesta ha potuto avvalersi, e' stato spiegato, di almeno 50 mila intercettazioni. Per ora, la Polizia mantiene il riserbo sui nomi dei coinvolti. ''Le indagini - aveva spiegato in precedenza lo stesso questore a SkyTG 24 - nascono dalla denuncia della Cremonese che ha dimostrato serieta' e ha denunciato un episodio stranissimo: 5 giocatori al termine della partita si sono ritrovati intontiti e addirittura un giocatore non si ricordava di aver giocato''. Dalla denuncia della Cremonese, ''sono partite le indagini che hanno permesso di scoprire alcune persone colpevoli di aver alterato le bevande durante una partita''.

I PRIMISSIMI COMMENTI
Il mondo del calcio è schifato e prende le distanze dall’ennesimo scandalo legato al calcio scommesse che sta travolgendo tutto e tutti, da Signori a Bettarini passando per Cristiano Doni e diversi tanti giocatori ed ex giocatori di B e Lega Pro la cui validità dei campionati è seriamente messa in discussione nelle ultime ore. Ecco alcuni dei primissimi commenti di grossi esponenti del mondo del calcio. Gianluigi Buffon (Juventus/Nazionale): “Decisamente non ci voleva, in questo momento ora però aspettiamo. Finchè non si sa qualcosa di più definitivo, non è il caso di dare giudizi”. Andrea Pirlo (Juventus/(Nazionale): “Uno schifo”. Alessandro Matri (Juventus/Nazionale): “Non so molto, ci stiamo informando ma se davvero davano dei calmanti ai giocatori per far calare le prestazioni, questo è uno schifo, davvero uno schifo”. Marcello Lippi (allenatore, fonte ADNKRONOS): “Apprendo ora dello scandalo scommesse che è scoppiato questa mattina. Non posso fare commenti perchè non conosco i fatti, ma è senza dubbio un vero peccato. Certamente sono enormemente dispiaciuto per quanto sta accadendo”. Renzo Ulivieri (presidente dell’Associazione allenatori italiani): “Provo grande dispiacere, conosco Signori, mi auguro che lui e tutti quelli coinvolti possano dimostrare la propria innocenza. Si dice che sia coinvolto anche il Siena? Vediamo, non voglio prendere posizioni in maniera imprudente. L’agenzia di scommesse ci segnalava certe partite, ma poi su 10 otto volte i risultati non si realizzavano. E questo ci faceva restare sereni, non ci creava allarmi”. Damiano Tommasi (presidente dell’Assocalciatori): “Una delle brutte pagine che ogni tanto gli tocca girare. Speriamo di farlo in fretta, e di ripartire con una marcia in più. presidente dell’Assocalciatori”. Giorgio Chiellini (Juventus/Nazionale): “Sicuramente il risveglio questa mattina è stato un pò burrascoso. Ho parlato con Buffon e con gli altri ragazzi della squadra sulla vicenda. Prima di dare un giudizio, bisogna aspettare visto che c’è un’inchiesta in corso. Non è un episodio che ci voleva e che non fa bene al calcio”.

Signori lascia la Questura
Dopo quasi due ore Giuseppe Signori è uscito dagli uffici della Questura di Bologna. Giacca scura, camicia bianca e jeans, l'ex attaccante agli arresti domiciliari, verso le 12.50, è stato fatto salire su una Punto blu, accompagnato dagli agenti della polizia. Circa venti minuti prima Signori era già uscito dagli uffici della Squadra Mobile e aveva attraversato piazza Galileo per trasferirsi in Questura, nel palazzo di fronte, al lato opposto della strada. Ad attenderlo fotografi, telecamere e anche un tifoso, con sciarpa del Bologna al collo che gli ha gridato: "Grande Beppe!".

Codacons: "Rigiocare le partite truccate"
Tutte le partite di calcio i cui risultati possono essere stati falsati dall'organizzazione scoperta oggi dalla magistratura di Cremona, devono essere tassativamente rigiocate. La richiesta arriva dal Presidente Codacons, Carlo Rienzi, che aggiunge: "Si tratta di uno scandalo gravissimo che danneggia pesantemente le società calcistiche ma soprattutto i tifosi e gli scommettitori, e uccide lo sport. La Lega Calcio deve prendere provvedimenti urgenti, annullando i risultati degli incontri alterati e disponendo la ripetizione delle partite". Ma il Codacons annuncia anche azioni risarcitorie in favore dei soggetti danneggiati. "Tutti coloro che hanno effettuato scommesse sulle partite truccate, o che hanno conservato biglietti e abbonamenti allo stadio relativi ai medesimi incontri, possono chiedere un risarcimento, in virtù dei danni economici subiti e della buona fede tradita". A tal fine l'ufficio legale del Codacons sta studiando la possibilità di intentare una vera e propria class action.

L'allenatore dell'Atalanta, Colantuono: "Una comica"
"E' tutta una comica. Andatevi a rivedere le partite in questione e ve ne accorgerete da soli". Stefano Colantuono, intervistato telefonicamente da Tuttomercatoweb, liquida così l'inchiesta sulle scommesse nel calcio che chiama in causa alcune partite dell'Atalanta e che vede tra gli indagati Cristiano Doni. "Le telefonate in questione non dicono nulla e lo dimostrano i risultati delle partite - spiega l'allenatore che ha condotto i nerazzurri alla vittoria della serie B - Mettere in discussione il campionato nostro e del Siena è assolutamente una comica, non ci sono altre parole. La nostra promozione, così come quella del Siena, è meritata e legittima, e non può essere messa in discussione da queste voci senza fondamento. Invito tutti a rivedere quelle partite per rendersene conto". Colantuono difende in modo deciso Cristiano Doni: "Ancora più assurdo è il coinvolgimento di Doni nella vicenda. Cristiano non farebbe mai il male dell'Atalanta. Ripeto: è tutta una comica, una comica e basta".

La Figc aprirà un'inchiesta
La Federazione italiana gioco calcio attraverso la procura federale aprirà un'inchiesta sull'ultimo scandalo del calcioscommesse. Lo si apprende in ambienti Figc. Il procuratore federale Palazzi ha già attivato un fascicolo preliminare e richiederà gli atti alla magistratura ordinaria che sta indagando sulla vicenda.

Abodi: "La B è parte lesa"
"Sono certo che la giustizia, anche sportiva, farà velocemente il suo corso e sarà in grado di chiarire quanto prima ruoli e responsabilità. In tal senso, proprio perchè ci sentiamo colpiti e vittime di quanto ipotizzato, anticipo fin d'ora che la Lega Serie B si costituirà parte lesa nei procedimenti in oggetto per difendere onorabilità e interessi della Lega stessa e delle società associate". Lo ha detto il Presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, in merito all'indagine della Squadra Mobile di Cremona che ha portato alle ordinanze di custodia cautelare di alcuni giocatori ed ex giocatori.

C'è anche Brescia- Bologna
Anche la discussa partita tra Brescia e Bologna del 2 aprile, finita 3-1 per i lombardi, compare tra le carte dell'inchiesta di Cremona. In un'intercettazione del 25 marzo, Pietro Bassi, "un informatore amico del ds della Nocerina" secondo l'ordinanza, predice a Gianfranco Parlato, uno degli arrestati, quattro risultati rivelatisi esatti: Crociati Noceto-L'Aquila 0-1, Taranto-Nocerina 2-1, Lucchese-Benevento 1-2 e appunto Brescia-Bologna 3-1. "Il Brescia prende tutto capito?", dice Bassi a Parlato che chiede: "Che ha?". "Il Bolo". "Può essere quello può essere". La previsione viene confermata anche tre giorni dopo in una telefonata tra Giampaolo Tagliatti, titolare di un'agenzia di scommesse, e Massimo Erodiani, uno degli arrestati: proprio quest'ultimo tranquillizza TaglIatti, dicendosi certo della vittoria del Brescia. La gara, decisa in avvio da due reti in dieci minuti dei lombardi, fu al centro di numerose polemiche già nei giorni precedenti, provocando la reazione stizzita dell'allenatore rossoblù Malesani.

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