mercoledì 9 dicembre 2009

Champions, Milan agli ottavi


ZURIGO - Se lo sentiva Adriano Galliani che non sarebbe stata una passeggiata e aveva ragione. Il Milan si qualifica agli ottavi come seconda del girone, ma a Zurigo strappa solo un faticoso pareggio contro una squadra che evidentemente proprio non gradisce. I rossoneri possono quindi ringraziare il Real Madrid che batte il Marsiglia e quindi un punto è sufficiente ai rossoneri per passare il turno. Veramente difficile capire perché mai il Milan abbia sofferto così tanto in entrambe le partite una squadra come lo Zurigo: anche in Svizzera, Ronaldinho e compagni riescono a portare via il pareggio solo con un rigore e non riescono più a segnare nonostante giochino dal 19' del secondo tempo con un uomo in più. Sbaglia proprio l'approccio la squadra di Leonardo che inizia trotterellando e non riesce mai a cambiare passo. Eppure davanti ha una squadra in crisi che non ha nulla da chiedere alla Champions e che in campionato è in caduta libera, ma è evidente che lo Zurigo abbia qualcosa che proprio i rossoneri non riescono a digerire. Sarà il clima ovattato e tranquillo dello stadio, ma certo è che i rossoneri non si svegliano neanche sentendo la musichetta della Champions.

E così i primi 45' sono un pianto con una sola occasione iniziale che è poi anche l'unica volta che Pato si fa vedere. Un buon cross di Antonini, al suo esordio in Champions, viene prolungato da Borriello e Pato calcia bene al volo ma addosso a Leoni. E' il 7' e dalle parti del portiere svizzero praticamente non succede più nulla fino all'intervallo. Succede molto di più dall'altra parte, a partire dall'infortunio muscolare di Thiago Silva che al 20' lascia il posto a Kaladze. Da quel momento la difesa del Milan inizia a ballare e al 25' sono solo i piedi storti di Alphonse a graziare Dida. L'attaccante dello Zurigo si mangia una grande occasione su assist di Gajic che, al 29', decide di fare tutto da solo e fa bene: prima si procura una punizione da circa 25 metri e poi batte Dida sul suo palo con un sinistro potente e preciso sul quale però il portiere brasiliano doveva arrivare. Ma non è solo colpa della difesa, nel complesso gioca meglio lo Zurigo e Dida rischia di fare un altro disastro bloccando a fatica un tiro di Okonkwo al 35'. Poi Nesta ci mette una pezza su un altro giro di giostra svizzera nell'area rossonera che è una bella prateria anche per giocatori dal talento non eccelso come Alphonse e Nikci. Al 5' Leoni para su Ronaldinho ma è tutto qui l'inizio di ripresa aggressivo del Milan. Anche l'altro acciaccato della vigilia, cioé Ambrosini, esce al 10' per Flamini. Ma il 4-2-fantasia quando si tratta di recuperare palloni non è proprio il modulo migliore e così gli svizzeri si permettono anche di giochicchiare tranquilli a centrocampo senza che nessuno li aggredisca davvero. Così il tempo scorre e nulla accade.

Ma non può finire così, c'é troppa differenza tra le due squadre e in questi casi è il talento dei singoli che rimette le cose a posto. Accade così che Clarence Seedorf, uno dei peggiori in campo fino a quel momento, al 19' s'inventa l'assist giusto per Borriello, che viene steso da Rochat prima di calciare. L'arbitro portoghese fischia rigore ed espulsione e Ronaldinho dal dischetto pareggia. Nel frattempo, il Real Madrid torna in vantaggio al Velodrome ed ecco che la serata assume contorni più pacifici. Cambia l'umore e cambia anche la partita con Kaladze e Ronaldinho che vanno vicini al raddopio e lo Zurigo smette in pratica di giocare anche perché in 10 non ha proprio le forze per creare più nulla. Finisce 1-1 e Leonardo può essere soddisfatto non solo per il passaggio del turno ma anche del fatto che non dovrà più giocare contro lo Zurigo.

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