domenica 6 dicembre 2009

Il Milan sbriciola la Sampdoria

MILANO - Magari avrà ragione Adriano Galliani nel ritenere che sia troppo presto perché Milan-Sampdoria sia una partita decisiva nel romanzo dello scudetto, così come del resto non può ancora esserlo Juventus-Inter. Ma non c'é dubbio che questo Milan ha massacrato la Sampdoria in meno di mezz'ora mostrando meraviglie al pubblico di San Siro entusiasta e al presidente Silvio Berlusconi arrivato a godersi lo spettacolo.

Senza storia la partita: al più bel Milan visto quest'anno si è contrapposta una Sampdoria ancora annichilita dal 3-0 rimediato nel derby, una squadra troppo brutta per essere quella vera. Il Milan doveva vincere e ha stravinto, può guardare alla classifica e prepararsi con fiducia alla trasferta di Zurigo mercoledì dove basterà non perdere per continuare a marciare in Champions. La doppietta che aveva fruttato domenica scorsa la vittoria sul Catania non è bastata a Huntelaar per strappare il posto di titolare a Marco Borriello. Leonardo riparte dall'ex genoano come vortice del suo attacco fantasia. Il centravanti si fa trovare puntuale e firma il primo gol della partita.

In difesa Antonini è preferito ad Abate e anche lui gioca una gran partita dando il 'la' alle azioni dei primi due gol. Nella Sampdoria il rientrante Semioli va inizialmente in panchina e Cassano e Pazzini sono i terminali offensivi dello scombinato 4-4-2 di Del Neri. Ma non fanno in tempo i blucerchiati a organizzarsi in campo che sono subito sotto. Una ripartenza perentoria di Antonini innesca Ronaldinho che comincia una mezz'ora di meraviglie facendo partire il solito cross col contagiri che Borriello sfrutta a dovere per il gol del vantaggio. Bello, ma troppo facile e sarà tutta così la partita del Milan che ha troppo spazio, che trova con facilità Pato e Ronaldinho, con Pirlo che ha tempo e spazio per inventare gioco e Seedorf sempre libero tra le linee, per l'appoggio ai compagni, ma anche per gli inserimenti pericolosi in area avversaria. Il Milan dilaga trovando poca resistenza se non nel povero Castellazzi che salva alla disperata in un paio di circostanze impedendo che il punteggio alla fine diventi tennistico.

Nella Samp per un po' ci prova Cassano a organizzare qualcosa, ma il fantasista barese deve girare molto al largo dall'area e viene sempre implacabilmente raddoppiato. Morale: sparisce anche lui, cosicché per Dida non arriverà mai un pericolo in tutta la partita. In mezz'ora il Milan ha messo il risultato in cassaforte e per un'ora si è dedicato a una specie di proficuo allenamento. Al 21' il 2-0 l'ha segnato Seedorf liberato in area da Ronaldinho, mentre al 23' Pato fa tutto da solo infilando una difesa avversaria ormai in coma. L'unico brivido negativo in una serata al bacio per i tifosi rossoneri arriva da Ronaldinho che al 33' lascia il posto ad Abate dopo aver sentito tirare un muscolo della coscia destra. E' solo una precauzione però, a Zurigo, il fantasista brasiliano ci sarà.

E d'altra parte Abate si è presentato subito bene offrendo a Pato un pallone delizioso per il poker: il baby brasiliano però sembra sazio e il suo piattone sciatto consente a Castellazzi di salvarsi coi piedi. Nella ripresa Leonardo concede una mezz'ora scarsa anche a Huntelaar e un quarto d'ora abbondante a Flamini. L'olandese é pieno di voglia di fare e vorrebbe spaccare il mondo. Ma ormai si va al piccolo trotto. Sarà per un'altra volta.

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