lunedì 14 giugno 2010

Italia, esordio e' solo pari Brivido e rimonta azzurri


CITTA' DEL CAPO - In un Mondiale contrassegnato dal freddo, di brividi aggiuntivi non c'era bisogno: eppure l'Italia campione se li e' regalati pareggiando solo in rimonta (1-1, gol di Alcaraz e De Rossi), e grazie ad un'uscita clamorosamente sbagliata del portiere avversario, la partita di esordio contro il Paraguay. In prospettiva qualificazione e' un risultato che certo non compromette nulla, quello di stasera: e anzi e' persino confortante, per gli azzurri, per come si era messa la partita. E pero' ha il retrogusto amaro di un'occasione fallita, perche' il Paraguay si e' rivelato squadra rognosa e niente piu', e non e' detto che le altre avversarie (piu' la Slovacchia della Nuova Zelanda) siano inferiori ai latinoamericani guidati da Martino.

L'Italia di Lippi e' apparsa ovviamente in progresso rispetto alle due amichevoli pre-Sudafrica (peggio era difficile), con una condizione fisica buona, attestata anche dal finale all'attacco: e positiva e' stata la prova di qualche recente innesto come Pepe e Montolivo. Dignitosa sul piano della gestione del gioco, ha pero' scontato quello che da tempo appare il piu' grande dei suoi problemi: la mancanza di qualita'. E' vero, la squadra e' apparsa compatta ma gli interrogativi restano tutti: bastera' il gruppo a portare Lippi, che parte dal Capo di Buona Speranza, lontano nell'avventura mondiale? Eppure la gara era cominciata con la confortante sensazione che fosse un'Italia decisamente cresciuta.

Nel 4-2-3-1 schierato da Lippi la circolazione della palla era buona, la reattivita' delle gambe sembrava quella giusta e dunque erano gli azzurri a comandare il gioco. Niente di particolare, per carita', perche' di brividi a Villar l'Italia ne provocava pochi e praticamente tutti con palloni buttati in mezzo all'area, con i difensori biancorossi abili nell'anticipo su Iaquinta o Gilardino quando mancava solo la stoccata finale (al 7' Da Silva sul fiorentino, al 27' Alcaraz sullo juventino). Ma la discreta vena di Montolivo e certe giocate di Pepe parevano promettenti. Invece, dopo che proprio Montolivo sprecava con un tiro fiacco una felice intuizione in fase di contrasto che lo aveva portato al tiro da buona posizione, si configurava il patatrac per opera del centrale di destra della difesa paraguayana, Antolin Alcaraz: bravo al 39' su punizione profonda di Torres a incunearsi tra Cannavaro e De Rossi e a realizzare di testa da due passi.

Era una botta forte, e gli effetti si vedevano, perche' quello che era stato il superiore possesso di palla azzurro nei primi 38' si trasformava in calcio balbettato negli ultimi sette. I presagi negativi a questo punto sembravano trovare conferma, perche' a inizio ripresa Buffon rimaneva negli spogliatoi , e in porta andava Marchetti. Un po' di sofferenza sull'entusiasmo biancorosso, poi l'Italia tornava a farsi vedere dalle parti di Villar al 7, quando Pepe sfiorava il pallone in rovesciata su cross di Zambrotta. Una botta fuori di poco di Vera, il solito tiro moscio di Montolivo parato senza difficolta', un bel lancio di Pepe sprecato da Iaquinta e Lippi cercava la sterzata alla gara attraverso piedi e fosforo di Camoranesi: toccava a Marchisio, spaesato in un ruolo avanzato, uscire.

Il gioco azzurro prendeva mordente, ma a regalare ai campioni del mondo il pareggio era l'ennesimo errore di un portiere a Sudafrica 2010: al 18', su angolo di Pepe, Villar usciva a vuoto e da un metro De Rossi realizzava. Il ct dei paraguayani Martino inseriva il celebrato Santa Cruz, ma a far vedere cose belle era ancora soprattutto l'azzurro Pepe. Entrava Di Natale al posto di Gilardino, e Iaquinta passava a fare il terminale offensivo. Ma il piu' pericoloso rimaneva Pepe, che al 33' ci provava con un tiro forte ma centrale., parato. Poi era Montolivo a costringere alla parata in tuffo Villar: quanto al forcing finale azzurro, serviva solo a dimostrare che la condizione fisica, almeno quella, comincia a essere ok.

Nessun commento:

Posta un commento