giovedì 31 marzo 2011

E' RISSA DA SALOON SUI DIRITTI TV, DE LAURENTIIS SFERRA UN PUGNO A LOTITO


E' RISSA DA SALOON SUI DIRITTI TV, DE LAURENTIIS SFERRA UN PUGNO A LOTITO
I club di Serie A non sanno proprio come spartirsi i 200 milioni di euro dei diritti tv (a seconda dei bacini d'utenza) e la tensione è nettamente cresciuta nelle ultime giornate. L'altra sera, come sottolinea 'La Gazzetta dello Sport', è stata organizzata una cena per cercare un accordo ma le cose non sono andate per il meglio. E' iniziata una lite violenta tra Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, con tanto di insulti, pugni, spintoni e parole al veleno. L'atmosfera si è fatta pesante e si è dovuto alzare Adriano Galliani per frenare la foga dei due colleghi. Anche Pietro Lo Monaco ed il presidente Maurizio Beretta hanno provato a rasserenare gli animi e pare che la mattina seguente i due 'fumantini' presidenti si siano chiariti e scusati a vicenda. Domenica si troveranno di fronte in Napoli-Lazio, una sfida decisiva per l'accesso in Champions League, ma l'accordo sulla spartizione dei diritti tv è lungi dall'essere sancito. Non bastasse, l'Inter di Moratti si è completamente dissociata dalle strategie di Milan e Juventus...

Ieri prima dell'assemblea di Lega sono arrivate le scuse e le strette di mano. Ma l'altra sera in quella che doveva essere una cena del consiglio di Lega organizzata nel clima ideale per trovare un accordo sui diritti tv si è passati dai bacini (di utenza) ai pugni. Qualcosa è scappato al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: un pugno, uno spintone, una-due paroline. Qualcosa si è beccato (sul naso, un pò sulla spalla e un pò sul viso) il presidente della Lazio Claudio Lotito che dopo ha risposto con una-due paroline e si è alzato per reagire, ma è stato bloccato dal vice predisente vicario del Milan, Adriano Galliani poi "arrestato" dal ben piazzato amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco. Alla fine il presidente della Lega A Maurizio Beretta, che è anche amico al di là del calcio dei due imprenditori, ha dato il break definitivo. E il clima si è un pò rasserenato. Nessuno dei due ha detto "Ci vediamo fuori...". Al massimo Ci vediamo domani (in Lega per l'assemblea) e domenica (al San Paolo alle 12.30 confronto di campionato). E' stato un "antipasto" che non avrà seguito. Ma è chiaro che la scena Da Berti è stata clamorosa ed ha fatto comprendere con rude chiarezza che l'accordo bonario sulla spartizione tra i diversi club di 200 milioni di euro in base ai bacini di utenza non si sarebbe trovato.
In questo ristorante magari si aspettavano i pugni quando videro arrivare l'allora direttore de Il Giornale Vittorio Feltri e l'ex direttore di Avvenire Guido Boffo che avevano scelto la buona tavola ai piedi del nuovo Palazzone della Regione Lombardia per un "chiarimento". Invece le battute ad alta voce e il contatto fisico sono arrivati con i presidenti del calcio. Eppure De Laurentiis era euforico: "Stasera ho il dono dell'ubiquità: io sono qui e in Tv sta andando in onda Porta a Porta su Amici miei come tutto ebbe inizio, presenti Neri Parenti, Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Massimo Ghini, Ricky Tognazzi, gli altri attori, i migliori critici e io produttore che ho creduto facendo un gran film". Complimenti dei dodici presenti. Poi De Laurentiis ha visto una tabella con una possibile divisione dei soldi elaborata da Lotito (tutti hanno fatto i loro studi) in cui "il Napoli avrebbe preso meno e la Lazio di più". Ed è scattata la molla. Ieri in Lega della scena parlavano tutti i presidenti, mentre De Laurentiis e Lotito cercavano di mostrare segni di pace, anche scherzano per stemperare il pissi-pissi. E il presidente della Lazio ha ringraziato per la solidarietà "molto gradita" i presidenti e quella della Roma Rosella Sensi. E De Laurentiis "al quale ora è scappata una lacrima. Ha capito. Gli ho detto però che se non mi tenevano...". Poi sui bacini Lotito ha avuto da dire col manager della Roma e della Sensi, Enrico Bendoni. Ma solo voce alta. E pace.
Alessandro Lugli

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