sabato 5 settembre 2009

CALCIO: FORTUNA ITALIA, DUE AUTOGOL E GEORGIA E' KO

Prima Buffon salva gli azzurri poi Kaladze realizza due volte per loro, lanciandoli verso la fase finale del mondiale nonostante l'Irlanda di Trap non molli. Sembra fantacalcio, ed e' invece la sintesi di una delle partite piu' fortunate ed incredibili della recente storia della nazionale italiana, quella contro la Georgia nella sera calda, in tutti i sensi, di Tbilisi. In evidente difficolta' nello sbloccare il risultato contro i modesti avversari, con la qualificazione che sembrava tornare a rischio, la squadra di Lippi si giova del doppio autogol di un vecchio amico dell'Italia, il milanista Kaka Kaladze, che di testa e di piede, da centravanti completo o da Niccolai dei bei tempi, batte il suo portiere. Al di la' delle ipocrisie Fifa (formalmente il primo dei due autogol potrebbe essere considerata rete di Palombo, autore del tiro) e' questo il senso della serata. E' quindi un'altra doppietta, come quelle di Aquilani, Di Natale e De Rossi in avvio di girone, a portare dunque i campioni del mondo oltre un ostacolo tecnico ed emotivo importante, ormai davvero vicino a Sudafrica 2010: ma certo non puo' inorgoglire Lippi. Che stasera fa festa per un risultato positivo: gli azzurri sono sempre primi del girone in vantaggio di un punto, ma con una partita disputata in meno, sulla squadra di Trapattoni (in sostanza bastera' vincere in casa contro la Bulgaria mercoledi' a Torino e nell'ultima gara contro Cipro per evitare qualsiasi rischio di rimonta avversaria, nonostante la gara da giocare in Irlanda). E pero' trova, il ct campione del mondo, motivi di riflessione in un primo tempo bruttissimo e nella prolungata incapacita' di cambiare passo. Oltre alla evidente bocciatura dell'esterno di centrocampo Marchionni ed al passo indietro di Giuseppe Rossi. Le emozioni in avvio di gara erano arrivate soprattutto dalla presenza in campo di Giano Ananidze, giovane eroe del nazionalismo locale per il suo gran rifiuto alle offerte di cittadinanza russa. In effetti l'esterno dello Spartak Mosca si dimostrava un bel lottatore, buono ad accendere gli entusiasmi di un pubblico di bocca buona ma molto motivato come quello dello stadio di Tbilisi. Vera qualita' calcistica', pero', da lui come dagli altri georgiani, se ne vedeva poca. E allora avrebbero dovuto imporre con facilita' la loro maggiore classe ed esperienza, gli azzurri campioni del mondo: magari semplicemente con qualche giocata di livello superiore. Invece il primo tempo se ne andava via tra noia ed inutile sudore, con il 4-4-2 scolastico della squadra di Lippi efficace nel contrastare la veemenza entusiastica dei georgiani, ma inadeguato nel creare gioco in profondita'. Perche' solo Camoranesi, catalizzatore di tanti palloni, sembrava ispirato: gli altri, a cominciare da Rossi e Marchionni, pativano ritmo, terreno di gioco scivoloso nonostante il caldo, e gioco duro degli avversari. Cosi' passava mezz'ora prima di un tiro in porta nello specchio della porta, ma era un georgiano, Sanaia, a farlo (parata facile di Buffon). Per il resto qualche brivido per Cuper arrivava da un colpo di testa di Camoranesi alto, un paio di fughe di Iaquinta e Rossi vanificate da scivoloni e portiere avversario in uscita. E soprattutto da una caduta sospetta di Criscito lanciato da Camoranesi in area avversaria in chiusura di tempo. Poco, onestamente, per garantire agli azzurri il vantaggio. Nella ripresa al 3' poco mancava che una punizione di Ananize sbucata dal mucchio di giocatori davanti a Buffon creasse la sorpresa: ma il portiere juventino respingeva. E allora, spinta anche dalle notizie in arrivo da Cipro, provava a forzare l'Italia: al 7' Iaquinta lanciato da Pirlo perdeva il tempo giusto per la battuta e appoggiava a Marchionni il cui tiro era fiacco. Al 9' su contropiede georgiano pero' era Buffon a salvare su colpo di testa di Dvalishvili da due passi. Sembrava un allarme e forse lo era, ma a dare una mano agli azzurri ci pensava un vecchio amico dell'Italia, Kaka Kaladze che andava a deviare di testa su tiro da lontano di Palombo e beffava il suo portiere con un autogol. Lippi inseriva subito Quagliarella per Rossi e D'agostino per Marchionni. E dopo neanche un minuto il napoletano sfiorava il gol su incursione (sinistro fuori di poco). Aveva il piede 'caldo', Quagliarella: ed al 18' ci riprovava con un tiro da lontano che mandava in confusione Giorgi. Ma al 22' su cross di Criscito dalla sinistra l'imponderabile andava in onda: con una svirgolata batteva ancora una volta il suo portiere. Partita chiusa, a parte un tentativo di autogol di Cannavaro sventato da Buffon e un doppio palo colpito da Quagliarella e Iaquinta nella stessa azione al 90', e motivi di interesse solo per l'esordio di Santon nel ruolo di esterno destro di centrocampo al posto di Camoranesi: dignitoso.LIPPI, ABBIAMO LEGITTIMATO LA FORTUNA CHE CI E' CAPITATA''Loro hanno fatto un avvio spumeggiante, ma li abbiamo controllati benissimo. Noi poi nel secondo tempo abbiamo legittimato questa fortuna che ci e' capitata sotto forma di autogol''. Il ct dell'Italia, Marcello Lippi, commenta cosi' la vittoria arrivata solo grazie alle autoreti. Ai microfoni di Raisport l'allenatore azzurro non vuole sentire parlare dei gol che faticano ad arrivare: ''Stasera ne sono stati fatti due, perche' dietro alle autoreti ci sono azioni d'attacco che le causano. Fortuna? Abbastanza, ma spesso vicino alla porta avversaria ci siamo arrivati''.KALADZE, MI DISPIACE TANTISSIMO''Mi dispiace tantissimo, per colpa mia abbiamo preso due gol. Ma nel calcio succede''. Lo ha detto Kakha Kaladze, goleador al contrario di Georgia-Italia, ai microfoni di RaiSport. ''La nostra squadra ha fatto bene - dice ancora il milanista -, ci abbiamo messo cuore e dimostrato di avere carattere. Ora non so cosa dire, mi brucia aver fatto questi due autogol, pero' meno male che i miei compagni sono venuti a rincuorarmi. E complimenti all'Italia''.

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