sabato 26 settembre 2009

INTER: MOU TACE ANCHE IN VETTA

(di Mauro Cortesi) APPIANO GENTILE (Como) - Zitto zitto, Mourinho ha acciuffato dopo la 5/a giornata la testa della classifica appaiando la Juventus a 13 punti anche se adesso, nell'ultima partita delle tre gare in una settimana, tocca all'Inter l'impresa piu' difficile. I nerazzurri fanno visita alla Sampdoria (che vincendo potrebbe scavalcarli) mentre la Juventus gioca domenica in casa contro il Bologna. Ci si domanda se una convincente vittoria dei suoi bastera' a far ritrovare la parola al tecnico portoghese, oppure bisognera' aspettare la conferenza stampa Uefa di lunedi' a Kazan vigilia del secondo turno di Champions League. Teoricamente Mourinho potrebbe disertare anche la conferenza-stampa di Genova, perche' non c'e' nessun obbligo contrattuale con Sky. Lo stesso vale per la Champions: ma, anche se non e' scritto un vero e proprio obbligo, almeno in Europa la consuetudine di presentarsi fa parte delle buone maniere. E poi, siccome gli chiederanno sicuramente di nuovo della partita col Barcellona, potrebbe essere l'occasione giusta per chiudere il ciclo. Infatti il ''non so ridere o arrabbiarmi'' di Mourinho deriva proprio dal non essere stato calcisticamente d'accordo col mezzo mondo della critica che aveva descritto la sua Inter dominata da Ibra e Messi. Lui, Mou - che in fondo aveva pareggiato con 'la squadra piu' forte del mondo' - ironizzava sulla fatica di Julio Cesar e non riteneva di aver subito piu' di tanto. Si vedra'. Intanto ci si chiede quanto durera' il silenzio. Il record - ha calcolato qualcuno - e' di due settimane durante il ritiro estivo. Ci si augura pero' che il primato non venga battuto: senza di lui vigilia e postpartita non sono certo gli stessi. Comunque il palcoscenico di Appiano, dopo Cambiasso, tocca a a Lucio. Il difensore centrale brasiliano ha giocato finora tutte le partite della stagione e nell'ultima, quella contro il Napoli, ha trovato anche il suo primo gol in nerazzurro. Crede che la Juventus sara' la rivale piu' accreditata per lo scudetto: ''e' una squadra di qualita' e l'ha dimostrato - dice - ma mancano ancora troppe partite fino alla fine del campionato per riuscire a dare un giudizio senza sbagliare''. E non ha temuto neanche il 'sorpasso' dei bianconeri ieri sera. ''Non posso esprimere opinioni sulla gara di ieri sera perche' non l'ho guardata'', ammette candidamente Lucio senza invocare neanche la coincidenza temporale con una cenetta succulenta come invece aveva fatto il suo allenatore. E non si fa stuzzicare neanche da chi prova fargli notare che, lui, come del resto i suoi compagni nerazzurri Julio Cesar e Maicon, sono solidissimi anche nelle convocazioni di Dunga, mentre in nazionale non sono stati convocati i connazionali cugini rossoneri Ronaldinho e Pato. ''Sinceramente - risponde Lucio - i miei pensieri sono sempre rivolti all'Inter. Credo sia chiaro che abbiano qualche difficolta', ma restano entrambi giocatori di grande qualita'''. Mourinho ha convocato per Genoa 21 giocatori. Non partono gli infortunati Motta, Materazzi e Sneijder e non c'e' neanche Muntari che, forse, il tecnico vuole tenere 'di scorta' vista la situazione del centrocampo per la trasferta di Russia col Rubin Kazan. A Genova dovrebbero quindi giocare dal primo minuto Cambiasso e Stankovic. Gli altri due potrebbero anche essere Zanetti e Vieira o forse addirittura Balotelli. Quello che conta e' che la' davanti ci saranno Milito (ex da incubo per il Grifone) ed Eto'o. Due che la settimana 'terribile' dell'Inter l'hanno risolta finora ottimamente da soli.

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