martedì 27 ottobre 2009

Capello: in Italia comandano gli ultra'

FIRENZE - "Qui comandano gli ultras e fanno quello che vogliono. Mi dispiace: eppure sarebbe sufficiente avere il coraggio di applicare la legge". Lo ha detto l'allenatore della nazionale inglese Fabio Capello rispondendo a una domanda durante il seminario per giornalisti sportivi organizzato dall'Ussi al centro tecnico di Coverciano, a Firenze.

Pronta arriva la replica del presidente della Figc, Giancarlo Abete: "Non corrisponde alla realtà" l'immagine di un calcio italiano in cui comandano solo gli ultras. In Italia comandano gli ultras e non si riesce a far applicare la legge? "Non è una domanda che andrebbe fatta a me ma ai soggetti che hanno la titolarità dell'ordine all'interno degli stadi - ha detto Abete -. Se attraverso un modo di esprimersi forte si vuol dire che c'é un'immagine del tifo italiano che è troppo contrassegnata da un gruppo comunque limitato di ultras che stanno al di fuori della legge, visto che ce ne sono anche all'interno delle regole sportive, questo ha un senso. Se si vuole dire che in qualche modo esiste una realtà in cui comandano solo gli ultras, questo non corrisponde alla realtà". "Peraltro - ha aggiunto Abete - le situazioni devono migliorare ma sono già migliorate perché il trend della gestione all'interno degli stadi è migliorata, come dicono i dati del ministero dell'Interno. Poi è evidente che bisogna cercare di mantenere una situazione di tolate contrapposizione nei confronti di coloro quali intendono lo stadio come arena" Abete ha poi ricordato che "la posizione della federazione sempre a favore della tessera del tifoso, valutata come un'opportunità e non come una schedatura, è in linea con lo sforzo che tutti dobbiamo fare affinché il clima sia più sereno all'interno degli stadi".

"E' troppo facile parlare dall'alto. Sono dichiarazioni che non mi entusiasmano e lasciano il tempo che trovano". Così il presidente del Coni Gianni Petrucci ha commentato le frasi del ct dell'Inghilterra. "Capello ha allenato in Italia, lo stimo, ma non mi piace quando qualcuno va all'estero e si mette a dare giudizi sul Paese che ha lasciato temporaneamente - ha detto Petrucci ai microfoni di Sky - Le sue sono dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, è troppo facile parlare dall'alto, e non serve a nulla".

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