venerdì 23 ottobre 2009

Lazio in orbita con Rocchi


La Lazio si vota a San Tommaso. E' un gol di Rocchi al 92' a rendere più facile la vita europea della squadra di Ballardini, che battendo 2-1 il Villarreal sale a quota 6 nel girone e, complice la vittoria del Salisburgo (primo a quota 9), fa un passo verso la qualificazione, da legittimare uscendo indenni da Vila Real tra due settimane in casa degli spagnoli fermi a quota 3. I padroni di casa legittimano la vittoria con un bel secondo tempo dopo un primo tutto in sofferenza, giocando paradossalmente meglio dopo l'espulsione di Matuzalem. Complice l'esplosione di Zarate, latitante nel primo tempo nonostante il gol, e la voglia di Ballardini di non rinunciare a vincere anche con l'uomo in meno inserendo Rocchi, la Lazio trova nel finale un gol che le resituisce la vittoria, ottenuta solo due volte (l'altra sempre in Europa League col Sofia) nelle ultime 9 partite.

le scelte — Un po' di turnover per Ballardini: in porta c'è Bizzarri e non Muslera, in difesa Radu è il centrale con Cribari, in avanti tridente Foggia-Cruz-Zarate, in mezzo al campo Dabo con Baronio e Matuzalem con Mauri dirottato in panchina. Nel Villarreal c'è Rossi con Nilmar al centro dell'attacco. Gli esterni di centrocampo sono Pires e Cani.

contropiede vincente — Due occasioni nei primi 5' per il Villarreal (clamoroso l'errore di Nilmar, che solo davanti a Bizzarri chiude troppo l'angolo) danno l'idea della voglia di riscatto degli spagnoli, ultimi nella Liga. Giuseppe Rossi, sotto gli occhi di Lippi, svaria su tutto il fronte d'attacco non riuscendo però a combinare molto, lasciando alla velocità di Nilmar il compito di tenere sotto pressione Cribari e Radu. Senna è il padrone del centrocampo e ogni tanto cerca di verticalizzare per i compagni, ma con poca fortuna. La Lazio soffre ma passa proprio quando sembra vicina a cadere: Dabo innesca il contropiede di Cruz, il centravanti entra in area e si libera di Marcano, servendo a Zarate un pallone che l'argentino non fatica a trasformare nella sua quinta rete stagionale.

pari meritato — Il gol non sveglia la Lazio che continua a faticare. Manca la congiunzione tra centrocampo e attacco, perché se Foggia svaria molto, anche se quasi solo sulle corsie laterali, Cruz si decentra togliendo spazio a Zarate, un po' lontano dalla manovra. Il Villarreal continua a macinare gioco e a tenere in apprensione la difesa della Lazio, in difficoltà ogni volta che Nilmar accelera. Il pari arriva al 40': Capdevila scodella dalla sinistra, Eguren si inserisce da dietro e di testa batte Bizzarri.

SVEGLIA ZARATE — Ballardini riparte dal 3-4-3 nella ripresa, con Diakite che prende il posto di Dabo consentendo a Lichtsteiner e Kolarov di avanzare sulla linea dei centrocampisti. La mossa sembra funzionare con Foggia che dopo 3' sfiora il gol, poi il Villarreal prende le misure e torna a condurre il gioco. Fortuna per la Lazio che al 10' si sveglia Zarate: al 17' le folate dell'attaccante si concretizzano con un clamoroso palo dopo un coast-to-coast dalla propria trequarti. L'argentino è scatenato e da solo tiene in scacco la retroguardia spagnola, ma a mettere nei guai la squadra di Ballardini ci si mette Matuzalem, che al 23' si becca il secondo giallo della sua gara (per una dubbia simulazione) e lascia la Lazio in inferiorità numerica.

meglio in dieci — Ballardini manda dentro Mauri al posto di Cruz per riequilibrare la situazione, poi inserisce anche Rocchi (esce Foggia) per cercare una vittoria che significherebbe una mattonella importante verso la qualificazione. La Lazio gioca bene nonostante l'inferiorità numerica, grazie alle accelerazioni dello scatenato Zarate e agli spazi che concede il Villarreal, proiettato in avanti alla ricerca della vittoria. E al 92' arriva il gol che fa esplodere l'Olimpico: Kolarov fugge a sinistra, palla centrale per Rocchi che anticipa tutti e segna la sua terza rete stagionale. Lazio alle stelle e a quota 6, per il Villarreal una punizione forse troppo severa.

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