giovedì 17 febbraio 2011

CHAMPION'S LEAGUE: PERDE LA ROMA


CHAMPION'S LEAGUE: PERDE LA ROMA
Lo Shakhtar batte la Roma
Lo Shakhtar Donetsk espugna l’Olimpico e ipoteca la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Servira’ l’impresa alla Roma che perde 3-2 in casa e che adesso e’ chiamata all’impresa nel match di ritorno. Dopo il vantaggio di Perrotta, i giallorossi subiscono 3 gol in 12 minuti, chiudono il primo tempo sull’1-3 e poi, nella ripresa, accorciano le distanze con Menez. Brutta sconfitta, la seconda consecutiva dopo quella con il Napoli. Si comincia con Ranieri che si schiera la coppia Totti-Vucinic in attacco, Menez e Taddei sono gli esterni, De Rossi e Perrotta centrali. Lucescu schiera un 4-2-3-1 affidando la fase offensiva ai suoi brasiliani. Possesso palla ucraino, Roma poco aggressiva ma che cresce con il passar dei minuti e, al 21’, va vicina all’1-0 con un colpo di testa di Burdisso. Buon momento per i giallorossi, al 23’ ci prova Vucinic con un bel destro a girare di poco alto, al 28’ la Roma passa. Taddei cerca sul secondo palo Perrotta, colpo di testa da posizione defilata, la palla carambola su Rat e finisce in rete. La gioia del gol dura pochi secondi perche’ al 29’, su una respinta corta di Burdisso, il destro di Jadson dai 18 metri viene deviato da De Rossi e supera Doni: 1-1. La Roma sbanda e, al 36’, Douglas inventa un sinistro a girare che vale l’1-2. Vucinic prova a raddrizzare la partita, ma il suo sinistro e’ largo. Sul capovolgimento di fronte Riise perde clamorosamente palla franando a terra, ne approfitta Douglas Costa che serve a Luiz Adriano la palla dell’1-3. La Roma torna negli spogliatoi sommersa dai fischi. Nella ripresa subito fuori Riise dentro Castellini. Al 16’ Menez riapre la partita con uno splendido destro che si infila sotto l’incrocio. La Roma si sbilancia, rischia di subire il quarto gol, ma con Castellini, Totti e Borriello va vicina al 3-3. Finisce 3-2 per lo Shakhtar, adesso serve l’impresa (vittoria a Donetsk con due gol di scarto) per restare in Europa.
Alessandro Lugli

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