sabato 19 febbraio 2011

NAPOLI-CATANIA: PRESENTAZIONE DELLA GARA


NAPOLI-CATANIA: PRESENTAZIONE DELLA GARA
Gli azzurri cercano tre punti d'oro

Fino a questo momento l’arrivo di Simeone in panchina non ha rappresentato un grande affare per il Catania, prossimo avversario del Napoli domenica sera. Solo la scorsa settimana è arrivata la prima vittoria, dopo una serie di sconfitte e deludenti prestazioni, in casa e con enormi difficoltà contro un Lecce tutt’altro che trascendentale.
Sulla carta, dunque, il Catania non dovrebbe obiettivamente rappresentare un avversario ostico per la formazione di Mazzarri. Ma è proprio questo il problema. In un periodo in cui gli azzurri sono con la mente proiettati a grandi sfide contro avversari quali Roma, Villareal e Milan, l’impegno con il modesto Catania di Simeone potrebbe non essere affrontato con la dovuta foga agonistica, cosicché questo potrebbe trasformarsi da agevole impegno sulla carta, in una gara inaspettatamente insidiosa.
Il Catania che gli azzurri affronteranno domenica sera al San Paolo non ha nulla della forte compagnine allenata da Mihajlovic che lo scorso anno metteva paura a tutte le grandi. In particolare non è più lo stesso il potenziale offensivo. Pur essendo rimasto in sicilia il bomber Maxi Lopez, la sua pericolosità in zona gol è clamorosamente diminuita, a causa di un gioco che non sfrutta più le sue caratteristiche tecniche. Il gioco sulle fasce della scorsa stagione, che consentiva all’attaccante argentino di usufruire di numerosi cross dalle corsie laterali, non c’è più e l’ex Barcellona si trova spesso isolato in avanti a fare a sportellate con i difensori. Gli addii di Martinez e Mascara non hanno certo favorito il suo compito, anche se comunque non mancano giocatori di qualità che lo affiancano in campo. Tra tutti la seconda punta Gomez, autore della rete del pareggio contro gli azzurri nella gara di andata, molto rapida ed abile a saltare l’uomo. Sarà lui ad affiancare Maxi Lopez al San Paolo, agendo in una posizione più arretrata e defilata sulla fascia destra.
Almeno di decisioni più difensiviste dell’ultimo minuto, Simeone anche a Napoli dovrebbe proporre il suo 4-2-3-1 molto fluido, che si trasforma a tratti in 4-3-1-2, a seconda della posizione che prendono gli uomini alle spalle di Maxi Lopez, che rimane sempre e comunque il solo punto di riferimento. Detto di Gomez che dovrebbe agire sul settore destro dell’attacco, centralmente dovrebbe agire Ricchiuti. Sulla sinistra, partendo da una posizione di interno di centrocampo, ma portandosi poi molto a ridosso delle punte, dovrebbe esserci Llama. Da non scartare è comunque la candidatura di Ciccio Lodi, autore di una doppietta su punizione contro il Lecce, che potrebbe essere preferito ad uno tra Llama e Ricchiuti. Difficilmente l’ex Frosinone ed Udinese verrà schierato nei due mediani davanti alla difesa. È presumibile che in quel ruolo Simeone scelga due giocatori più muscolari come Ledesma e Sciacca, al fine di dare maggiore copertura alla difesa. In tal senso saranno pesanti le probabili assenze di Biagianti e Carboni.
In difesa Simeone dovrà fare i conti con l’assenza del terzino sinistro Capuano. Per sopperirvi sarà schierato ancora una volta Schelotto nel ruolo di terzino destro, anche se in settimana è stato provato pure nella posizione di esterno destro d’attacco, mentre sulla sinistra agirà il rientrante Alvarez. I due centrali, davanti ad Andujar, saranno invece Silvestre e Spolli, una coppia abbastanza affidabile, forte soprattutto dal punto di vista fisico.
Alessandro Lugli

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