sabato 30 luglio 2011

CALCIO NAPOLI: MASCARA, MAGGIO E CAPITAN CANNAVARO SUL PALCO DI DIMARO PER RISPONDERE ALLE DOMANDE DEI TIFOSI


Il piccolo teatro in piazza Madonna della Pace a Dimaro per un'oretta si è trasformato ieri nel San Paolo di Napoli. E' bastato che sul palco salissero finalmente il capitano Paolo Cannavaro, Christian Maggio e Giuseppe Mascara per scatenare l'entusiasmo di una platea piena: quattrocento e più tifosi dentro e più di un centinaio fuori che hanno rumoreggiato un po’ ma, alla fine, sono stati accontentati. I tre giocatori infatti, dopo aver interagito con il pubblico del teatro per un buon trequarti d’ora, hanno fatto una veloce passerella sul palco esterno per salutare anche i fans che non avevano trovato posto all'interno. Nei giorni scorsi qualcuno aveva criticato in maniera diretta o indiretta l'organizzazione del ritiro in Val di Sole: ebbene le parole pronunciate ieri sera da capitan Cannavaro davanti ad una folla elettrizzata e attenta sono la vera smentita a chi ha gettato fango su un ritiro che a detta di tutti, in primis gli organi di informazione, è stato inappuntabile e pronto a soddisfare tutte le esigenze che di volta in volta gli organizzatori si sono trovati ad affrontare. "Le due settimane del Napoli qui a Dimaro sono state assolutamente perfette: abbiamo trovato un paese tutto azzurro, un ambiente bellissimo, persone gentilissime, una cucina impagabile. Insomma, meglio di così non poteva proprio andare". A rimorchio è arrivato Beppe Mascara: "E in più ci siamo divertiti da matti facendo rafting sul Noce: è stata un'esperienza spettacolare e indimenticabile". Alla faccia anche qui di chi aveva criticato l’avventura in gommone tra le rapide e gli scogli del fiume trentino. E ancora: per il sindaco di Dimaro, Romedio Menghini, presente in sala assieme alla moglie, è scattata una vera e propria standing ovation quando una signora in sala ha detto al microfono che il primo cittadino solandro è una persona veramente squisita e straordinariamente disponibile con tutti. Poi spazio alle domande dei tifosi e al karaoke. Sì perché sia Cannavaro che Maggio e successivamente Mascara hanno dovuto cantare sul palco. Il capitano azzurro ha accennato una strofa di una canzone che ha composto appositamente per la moglie Cristina. Maggio ha cantato 'O surdato 'nnamurato in perfetto dialetto napoletano. Mascara, siciliano doc, ha intrattenuto il pubblico con Sciuri Sciuri stonando magari un po’, ma scaldando la platea che l’ha accompagnato cantando e battendo le mani. Dalle amenità alle domande più terra terra. Gettonatissima, ovviamente, la Champions League che quest’anno il Napoli tornerà a disputare dopo ventun anni. Capitan Cannavaro: "Da sempre voglio provare l'emozione di sentire la musichetta della Champions in un San Paolo gremito all'inverosimile. Giocare nel nostro stadio è sempre fantastico, anche le amichevoli, ma disputare la Champions sarà un’emozione comunque unica: lo so già". "Io la musichetta della Champions la conosco assai bene - ha scherzato uno scatenato Mascara che è un tipo davvero simpatico - perché i miei figli giocano sempre alla Playstation. Certo, piacerebbe anche a me affrontare il Barcellona di Messi. E magari segnare un gol. Su punizione o da metà campo come ho già fatto due anni fa contro il Palermo o anche di rapina. O pure di culo". Molto più serio Christian Maggio: "L'Europa League che abbiamo disputato lo scorso anno ci aiuterà sicuramente anche nella più eccitante delle avventure perché, se è vero che anche in nazionale si provano sensazioni uniche, è pure vero che giocare in Champions con l'azzurro del Napoli sarà un bellissimo lungo brivido che ti attraversa tutta la schiena". Il 4 agosto il Napoli sarà impegnato al San Paolo nel Trofeo Lete contro il Peñarol e Mascara non si è perso l'occasione di sparare una battuta a dimostrazione che, nel Napoli, lui è il più simpatico di tutti: "Speriamo di non fare acqua", ha esclamato piegandosi in due dalle risate. Molto più seriamente Cannavaro ha invece spiegato che "non sarà facile ripetere l'ottima stagione passata, però ci siamo rinforzati parecchio e siamo più forti quest’anno in ogni reparto". Tanto che è arrivato persino a promettere che “cercheremo finalmente di sfatare il tabù San Siro, dove il Napoli non riesce a vincere da un sacco di tempo”. Un tifoso napoletano residente ad Udine ha pregato quasi in ginocchio i tre giocatori azzurri di riuscire anche, una volta per tutte, a bloccare Di Natale "perché ci fa sempre gol e poi i friulani mi prendono sempre per "o culo". "Ci proveremo: parola di capitano" gli ha promesso Cannavaro. Bocche cucite riguardo ai calendari per precisa disposizione della società: un tifoso aveva infatti chiesto a Cannavaro cosa ne pensasse e la risposta è stata pronta, simpatica ma evasiva. "Il calendario? Quale? Quello che abbiamo fatto con la squadra? E' stata un'esperienza diversa e molto divertente". Peccato che la magnifica serata sia stata guastata dall’ennesimo episodio di accanimento nei confronti dell’inviato de Il Mattino al quale già nei giorni scorsi il Napoli ha tolto l’accredito impedendogli successivamente anche di prendere posto in tribuna tra i tifosi “per ragioni di ordine pubblico”. Ebbene ieri sera Roberto Ventre è stato persino accompagnato fuori dal teatro da un bodyguard della società in quanto considerato di nuovo “non gradito”. Peccato perché lo stesso sindaco, venuto a conoscenza del fatto, si è personalmente scusato dell’episodio con il giornalista di Salerno.

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